Anche per l’anno solare 2020 il Governo ha prorogato il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie.
Le spese di installazione per il miglioramento del grado di sicurezza delle abitazioni rientrano nel bonus, consentendo di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute riguardanti:

  • impianti di videosorveglianza
  • impianti di antifurto
  • vetri antisfondamento
  • porte blindate
  • tapparelle motorizzate e meccaniche
  • installazione o sostituzione di catenacci, serrature e spioncini
  • installazione o sostituzione di cancelli, cancellate e protezioni murarie.

Sono pertanto inclusi i costi sostenuti per:

  • acquisto degli impianti
  • progettazione e installazione di un antifurto in casa o ufficio, spese professionali
  • sopralluoghi e perizie da parte di esperti nel settore sicurezza.

Ad aver diritto all’agevolazione fiscale sono le seguenti categorie:

  • proprietario dell’immobile;
  • titolare del diritto di godimento;
  • familiare convivente: il coniuge, il componente dell’unione civile, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
  • coniuge separato qualora assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Anche colui che esegue in proprio i lavori per l’installazione di un impianto di sorveglianza ha diritto al bonus fiscale.

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione IRPEF del 50% del costo sostenuto fino ad un massimo di €96.000 di importo totale, comprendendo tutte le spese sostenute nell’ambito del progetto di ristrutturazione di una casa, villa o appartamento.

La detrazione viene effettuata in 10 rate annuali di pari importo.

La detrazione è relativa ad interventi effettuati nell’anno solare 2020, dunque dal 1° gennaio fino al 31 dicembre.

Requisito importante è che i pagamenti vengano effettuati in modo che rimangano tracciati, ovvero mediante un bonifico parlante, postale o bancario, sul quale risultano:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986),
  • numero, data ed importo delle fatture,
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione,
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.